La gestione delle informazioni in una data-driven company con le DMP. I dati sono il petrolio del futuro, ma come il petrolio devono essere raffinati prima di poter essere usati. Per accrescere la competitività di una impresa è necessario un sistema informativo che separi in modo chiaro il mondo dei dati dal mondo delle applicazioni. I dati sono ovunque e non esiste un solo modo di trattarli: alcuni devono essere analizzati in tempo reale, altri possono essere analizzati con più calma.
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LinkedData.Center ha rilasciato la prima versione di EZClassifier: una piattaforma in grado di classificare, categorizzare, riconoscere riferimenti all’interno di un testo in qualsiasi lingua a partire da pochissimi esempi per ogni categoria da riconoscere (almeno uno). La piattaforma utilizza in modo sinergico le tecnologie semantiche e linguistiche ( neuro-symbolic AI) per rendere facile ciò che fino ad oggi richiedeva decine di migliaia di dati taggati per addestrare i modelli con il lavoro di data scientist esperti.
La direttiva GDPR dell’UE rappresenta un importante momento di svolta nella società dell’informazione. In termini molto sintetici, afferma che la proprietà dei dati è un diritto inalienabile del loro produttore mentre prima del GDPR la proprietà dei dati era qualcosa di commerciabile. Oggi in Europa, per utilizzare dati altrui, è sempre necessario ottenere puntuali autorizzazioni che possono essere revocate in qualsiasi momento. Oltre a ciò, l’IoT richiede sempre più elaborazione locale dei dati guidando il paradigma dell’edge computing.
Cosa sono le ontologie, a cosa servono e quali strumenti esistono per trattale?
La gestione di dati aeronautici complessi può essere una sfida significativa per qualsiasi impresa, sia che si tratti di un’agenzia governativa, un aeroporto, una compagnia aerea, un costruttore di velivoli o un fornitore di servizi. Per vincere questa sfida, tipicamente si sviluppano dei modelli più o meno complessi per caratterizzare, organizzare, gestire, usare e archiviare i dati generati in azienda. Nel mondo interconnesso, l’azienda è solo uno dei molti attori che producono dati (data-provider); purtroppo ciascuno di questi attori adotta modelli di dati qualitativamente differenti.
E’ stata rilasciata la community edition della piattaforma SDaaS™ di LinkedData (sdaas-ce). sdaas-ca è una edizione semplificata e limitata della piattaforma commerciale, disponibile in modalità open source su repository github. E’ possibile provare on-line la piattaforma con un semplice tutorial da dieci minuti. provala ora
Oggi nel mondo un essere umano su due è collegato a Internet, per un totale di 3,58 miliardi di persone che ogni giorno usano computer, smartphone ma anche automobili smart, sistemi di domotica, contatori elettrici connessi alla rete web e molto molto altro ancora. Si calcola che per il 2020 saranno 28 miliardi nel mondo i devices connessi. Una cifra spaventosa che preavvisa una grande rivoluzione nel nostro modo ci concepire e rapportarci con la realtà, con la vita, il lavoro, i mercati.
I database a grafo sono progettati appositamente per lo storage e la navigazione di relazioni. Presentano vantaggi rispetto ai database relazionali per i casi d’uso come social network, motori di raccomandazioni e rilevamento di frodi, dove è necessario creare molte relazioni tra dati ed eseguire rapidamente query su di esse. La creazione di questi tipi di applicazioni utilizzando un database relazionale prevede alcune difficoltà: sono necessarie più tabelle con varie chiavi correlate (foreign keys); le query SQL per la navigazione in questi dati richiederebbero strutture annidate e join complesse che diventano scomode e inefficienti con il crescere della quantità dei dati nel corso del tempo.
Nell’amministrazione di un’impresa sono sicuramente l’elemento più consultato: si tratta dei dati anagrafici, gli elenchi dei nomi e degli indirizzi di fornitori, clienti, agenti o collaboratori. Sono uno strumento quasi scontato, su cui si fa affidamento ciecamente. Come reagire allora di fronte al fatto che più del 90% delle aziende dichiara di avere anagrafiche inesatte? Uno dei problemi più diffusi nelle aziende I problemi possono essere molteplici, ma il più frequente – e forse il più banale – è quello legato all’errata attribuzione di città e provincia di un indirizzo.
Le imprese oggi hanno a disposizione una mole di dati impensabile fino a dieci anni fa. Ora possiamo sapere tutto sui nostri clienti, sui fornitori, sulla filiera e sui territori in cui le imprese operano. Molti di questi dati sono anche disponibili come open data, accessibili cioè da chiunque gratuitamente. Sulla carta le possibilità che si aprono con queste informazioni sono enormi ma spesso banali ostacoli tecnici e difficoltà gestionali limitano le possibilità di sfruttare queste informazioni per accrescere il business dell’azienda.
Parlare di data-driven company in Italia è un po’ come discutere di fantascienza: molti amministratori hanno le idee poco chiare in materia e vige l’idea – errata – che una ristrutturazione del modello aziendale verso un modello più reattivo all’evolversi dei flussi di dati (big data) sia riservato solo alle grandi imprese. Per fortuna non è così. L’architettura di una data-driven company infatti offre vantaggi nell’immediato e nel lungo termine in termini di minimizzazione delle perdite e aumento del vantaggio competitivo dell’impresa.
Nell’era dello sviluppo tecnologico e dell’efficienza produttiva due sono i muri ancora da abbattere per chi fa impresa e vuole massimizzare i profitti: i tempi di gestione e i costi di raccolta delle informazioni. Mente chi sostiene che nel business basti l’istinto: per compiere investimenti vincenti servono le informazioni giuste al momento giusto. Ma che fare quando reperire i dati richiesti, magari appoggiandosi a società terze, diventa costosissimo? E che fare quando scandagliare e analizzare banche dati gigantesche richiede giorni ma la decisione da prendere è della massima urgenza?
Come cambia l’Italia. L’Italia sta cambiando, non solo dal punto di vista politico ma anche nella geografia amministrativa. Già solo nei primi mesi del 2018 sono state approvate 19 fusioni di comuni, per un totale di 42 comuni soppressi e 18 nuovi comuni Le regioni interessate ai processi di fusione di comuni nel 2018 sono Calabria (1), Emilia-Romagna (1), Friuli Venezia Giulia (2), Liguria (1), Lombardia (4), Piemonte (5), Toscana (2), Trentino-Alto Adige (1) Veneto (2).
in 5 passi con i Linked Data Per Single Customer View (SCV) o “vista unica del cliente” si intende una rappresentazione aggregata, consistente, aggiornata e olistica di tutti i dati che un’azienda possiede relativi ai suoi clienti. Realizzare la SCV non porta solo vantaggi evidenti come una migliore customer experience, migliori risultati delle iniziative di marketing, migliore conversione della pipeline di vendita ma è in molti casi indispensabile per realizzare una gestione omni-canale e profilata del cliente e per orientare tutta l’organizzazione al mercato.